
-
Torino: Vanoli, i bilanci si fanno a fine stagione
-
Bologna: Italiano 'Inter tra le top al mondo, vogliamo l'Europa"
-
Genoa: Vieira 'la Lazio è da Champions, dovremo essere pronti'
-
Tennis: Khachanov ko, Rune in finale a Barcellona
-
Juve: Tudor, 'traghettatore è una brutta parola'
-
Juve: Tudor 'Yildiz da vedere, Koop a forte rischio'
-
Ancelotti "assurdo mettere in discussione un club come il Real"
-
Robert De Niro nonno smart nel nuovo film di Tony Goldwin
-
Colloqui Usa-Iran, per Teheran serve 'intesa logica e razionale'
-
25 aprile, proiezioni speciali di Porco Rosso di Hayao Miyazaki
-
Coe, sentenza della Corte Suprema "un bene per sport femminile"
-
Tornano nelle sale tre film di Lars von Trier in edizione 4K
-
Santos preoccupato per l'ultimo infortunio di Neymar
-
Laurea riduce gender gap sul lavoro, occupate 79,3% donne
-
Bper, nessun golden power per Ops su Popolare Sondrio
-
Domani l'Amstel Gold Race, Pogacar sfida il rinato Evenepoel
-
Tre regioni italiane tra peggiori 4 in Ue per occupazione
-
Il debito Usa al centro della guerra commerciale con la Cina
-
Brad Pitt stilista con Sat Hari, il brand è Made in Tuscany
-
Media, Kiev d'accordo al 90% con il piano di pace di Trump
-
Unicredit, non chiaro il merito prescrizioni all'Ops su Bpm
-
MotoGP: Aleix Espargarò con la Honda alla gara in Spagna
-
Tunisia: pene tra 13-66 anni a processo per 'cospirazione'
-
Corte Suprema Usa sospende espulsione venezuelani da Texas
-
A Pechino la prima mezza maratona al mondo con robot umanoidi
-
Senatore, da Usa a Salvador 15 milioni per ospitare illegali
-
Giudice Usa non sospende voli di deportazione dei migranti
-
Congo: imbarcazione prende fuoco, almeno 143 morti
-
Patate e caramelle, alternative a uova da colorare negli Usa
-
Trump ha sostituito capo del fisco a tre giorni dalla nomina
-
Ecuador, Noboa ha ottenuto il 55,62% dei voti
-
Colombia: Petro a 'dissidenze' Farc, 'avete un mese per la pace'
-
Gli Usa ridurranno della metà i loro militari in Siria
-
Pasqua:sport e focus abitudini,come rimanere in forma in vacanza
-
F1: dubbi Hamilton 'fatico a trovare una prestazione costante'
-
Ginnastica: cdm Baku, le nuove Farfalle in finale con i 5 nastri
-
Tajani a omologo Oman, 'sostegno alla mediazione fra Usa e Iran'
-
Gli abiti-scultura di Capucci in mostra a Villa Pisani
-
F1: Arabia; McLaren Norris vola in libere 2, 4/a Ferrari Leclerc
-
Witkoff all'Eliseo, 'qui assomiglia a Mar-a-Lago'
-
Il processo a Combs comincerà come previsto il 5 maggio
-
No a laurea honoris causa a Marracash, 'rischio testi sessisti'
-
Da cdm via libera condizionato Ops Unicredit su Banco Bpm
-
Calcio: Juve Women campione d'Italia, lo scudetto è bianconero
-
Firmato decreto correttivo tax credit, c'è anche IA
-
Al Bano-show al pianoforte dell'Amerigo Vespucci
-
Vuitton Cruise 2025 sfilerà nel Palazzo dei Papi di Avignone
-
Hit parade, Sfera Ebbasta e Shiva scalzano Corsi in vetta
-
Scassinata la serratura delle cellule per introdurre farmaci
-
Tennis: Sinner di nuovo in campo 'grazie Draper'

Dagli ippopotami ai mammut, così il clima ha cambiato l'Insubria
In mostra i fossili scoperti tra il Po e i laghi prealpini
I cambiamenti climatici degli ultimi 200.000 anni hanno fatto sì che nell'area padana e in quella dei grandi laghi prealpini (Insubria) si alternassero specie diverse di grandi mammiferi: bisonti, cervi giganti, alci e mammut nei freddi periodi glaciali, rinoceronti, ippopotami, uri e cavalli nei più miti periodi interglaciali. A raccontarlo sono i fossili recuperati negli anni dai depositi alluvionali del Po e dai suoi affluenti sudalpini, conservati al Museo di Storia Naturale di Milano e prestati in via temporanea, su concessione del Ministero della Cultura, al Museo cantonale di storia naturale di Lugano per la mostra 'La mano del clima e la mano dell'uomo. I grandi mammiferi estinti dell'Insubria'. Nella prima parte del percorso espositivo trovano posto le specie riferibili al penultimo periodo interglaciale (130.000-71.000 anni fa): una fauna di clima temperato che comprende l'ippopotamo, il rinoceronte di Merck, nonché i primi esemplari di uro. Seguono le forme che, ben adattate al freddo, sopravvissero all'ultima glaciazione fino all'avvento massiccio dell'Homo sapiens, come l'alce, il bisonte delle steppe, il mammut, il cervo megacero, il rinoceronte delle steppe e l'orso delle caverne. Con l'arretramento dei ghiacciai nel periodo tardoglaciale (70.000-14.000 anni fa) e lo sviluppo della vegetazione nell'Olocene, si entra nella seconda parte del percorso: ricompaiono boschi e praterie, stavolta popolati da cervi, buoi e cavalli selvatici. Questi animali furono in parte cacciati e in parte addomesticati dall'uomo, il quale è diventato nei tempi più recenti il principale artefice dei cambiamenti climatici. "Ora, proprio a causa di questi cambiamenti troppo rapidi, stiamo vivendo la sesta estinzione di massa e sta a noi cercare di evitarla", afferma Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano e curatore della mostra. "Vogliamo dare al visitatore un forte messaggio da portare con sé, che lo renda consapevole del fatto che i cambiamenti climatici toccano la vita presente di tutti noi". La mostra resterà aperta a Lugano per un anno, a partire dal 3 marzo.
E.Burkhard--VB