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Tutelare le oasi buie contro l'estinzione del cielo stellato
La proposta per la Giornata contro l'inquinamento luminoso
L'Italia è maglia nera nel G20 per l'inquinamento luminoso, insieme alla Corea del Sud: contrastare il fenomeno sul modello di altri Paesi più virtuosi, come Francia e Germania, permetterebbe di ridurre i costi delle bollette energetiche e prevenire l'estinzione del cielo stellato, tutelando le poche oasi di buio rimaste. E' l'appello lanciato dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, in occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili e della Giornata Nazionale sull'Inquinamento Luminoso, che si è celebrata ieri, 16 febbraio. "In attesa di una normativa nazionale che finalmente metta mano correttamente ed esplicitamente al problema dell'inquinamento luminoso e alle criticità collegate, appare urgente mettere in sicurezza al più presto le pochissime oasi buie e stellate che ancora sopravvivono nel nostro Paese, patrimonio naturalistico inestimabile, prima che vengano irreparabilmente asfissiate anch'esse da quella invasiva e inarrestabile ragnatela luminosa", afferma Masi, che ha ricevuto il certificato di 'Dark and Quiet Sky Protector' dall'Unione astronomica internazionale. Tra le oasi da salvaguardare c'è quella di Manciano, nella Maremma grossetana, che gode del cielo più buio e stellato nell'Italia Peninsulare a quote praticabili: finora ha permesso rilevanti osservazioni scientifiche, attività di divulgazione e astroturismo. Questi risultati, sottolinea Masi, "indicano quanto sia urgente mettere definitivamente in sicurezza l'area di Manciano contro la marea dell'inquinamento luminoso, facendone un fiore all'occhiello, un simbolo, un Parco delle Stelle strategicamente collocato nel mezzo del Paese, fruibile ed accessibile, come da tempo fanno ad esempio Francia e Regno Unito".
F.Fehr--VB