
-
Un nuovo pianeta con due soli come in Star Wars, orbita inedita
-
Yokai e altri mostri, l'immaginario orientale arriva al Far East
-
Fiorentina: a Cagliari rientra Dodo, colloquio Commisso-Kean
-
Cardinale Arborelius, 'altamente improbabile un papa svedese'
-
'Bessent prevede una de-escalation con la Cina sui dazi'
-
Oro ritraccia (-1%) dopo aver toccato il suo massimo storico
-
Timor Est, 7 giorni di lutto per Francesco
-
Cardinale Bustillo, 'niente tattiche, scegliere un buon Pastore'
-
Borsa: Milano fiacca con stacco cedole, bene Tim e Generali
-
Scoperta la gemella della Via Lattea più distante mai osservata
-
Kirill,'il Papa respinse pressioni per allontanarlo da me'
-
Brutta notizia per il Napoli, Neres fuori almeno due settimane
-
Lo spread tra Btp e Bund chiude stabile a 116 punti base
-
Coppa Italia: Inter con Bastoni e Mkhitaryan, squalificati in A
-
Borsa: l'Europa conclude in lieve rialzo, Londra +0,5%
-
I Patagarri annunciano il nuovo singolo Sole Zingaro
-
Valeria Golino mentore La Residenza, progetto formazione regia
-
Le disuguaglianze non sono inevitabili,lo raccontano 50mila case
-
Il principe William andrà al funerale del Papa
-
Da Conclave ai Due Papi, Bergoglio fonte ispirazione
-
Earth day, appello a triplicare le rinnovabili entro il 2030
-
La musica popolare di Cirillo fa 'Rumore al Sud'
-
International Jazz Day Roma, il 30 aprile concerti e incontri
-
Sogna Finché Puoi, esce un inedito di Little Tony
-
Calcio: senza vittorie da un mese, il Torino vuole rialzarsi
-
Calcio: giudice A; 6 squalificati per una giornata
-
La Fenice illumina il Festival Hall di Osaka con Verdi e Puccini
-
Lagarde, 'Bce deve essere agile, dipende dai dati per decidere'
-
Suor Angelica e Il prigioniero, dittico all' Opera di Roma
-
Rkomi, dal 25 aprile esce il brano Apnea da un po'
-
Nneka, la voce dell'Africa, aprirà il Festival Aperto
-
Necrologio di Guadagnino, Bergoglio contro la guerra dei padroni
-
Roy Paci, dal 25 aprile il nuovo singolo Tromba
-
I Sapiens usavano la protezione solare già 41.000 anni fa
-
The Cure annunciano Mixes of a Lost World
-
Borsa: l'Europa prosegue stabile dopo Wall street, Milano -0,6%
-
Duferco energia e Ansaldo green tech, nasce Hydrogen valley
-
Consulenti del lavoro, 'meno tasse per stimolare competitività'
-
Wall Street apre in rialzo, Dj +1,09%, Nasdaq +1,18%
-
25 aprile: manifestazione si chiude alla Scala, concerto soldout
-
Wta Madrid: Bronzetti batte Osaka e va al 2/o turno
-
In mostra a Trieste i disegni per foulard di Ken Scott
-
Il petrolio è in rialzo a New York a 63,95 dollari
-
Fmi rivede al ribasso crescita Italia, +0,4% nel 2025
-
Jovanotti conferma i live di Roma, "faremo dedica al Papa"
-
Hegseth, 'non ho inviato piani di guerra su Signal'
-
Cern, allo studio le proposte per il futuro acceleratore
-
Francesco Gheghi, il talento è giovane e va a Cannes
-
Danza, a Prato debutta La Sicilia dei fratelli Florio - l'inizio
-
Gozzi rilancia ipotesi, a Genova agenzia italiana per nucleare

Più buchi neri del previsto nell'universo primordiale
Li ha trovati il telescopio spaziale Hubble
Scrutando nell'universo primordiale, il telescopio spaziale Hubble è riuscito a trovare più buchi neri di quanti ne siano stati individuati finora. Il risultato, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters da un team internazionale guidato dall'Università di Stoccolma, aiuterà a fare luce sull'evoluzione delle galassie e sulla misteriosa formazione dei buchi neri supermassicci. Questi mostri cosmici, che possono avere una massa milioni o miliardi di volte superiore a quella del Sole, si trovano al centro di diverse galassie a meno di un miliardo di anni dal Big Bang. "Molti di questi oggetti sembrano essere più massicci di quanto dovrebbero essere in tempi così primitivi: o si sono formati molto massicci o sono cresciuti molto rapidamente", spiega Alice Young dell'Università di Stoccolma. Per comprendere meglio il rapporto fra l'evoluzione delle galassie e i buchi neri, gli astronomi hanno utilizzato il telescopio spaziale Hubble di Nasa e Agenzia spaziale europea per verificare quanti buchi neri fossero presenti poco dopo il Big Bang in una popolazione di remote galassie. Le osservazioni sono state poi ripetute a distanza di alcuni anni per misurare le variazioni di luminosità delle galassie, una spia della presenza di buchi neri. Grazie a questa strategia, sono stati identificati più buchi neri di quanti ne fossero stati trovati in precedenza usando altri metodi di indagine. I dati raccolti suggeriscono che alcuni buchi neri si sono formati probabilmente dal collasso di stelle massicce e incontaminate durante il primo miliardo di anni del tempo cosmico. Altre possibili vie alternative includono il collasso di nubi di gas, fusioni di stelle in ammassi massicci e buchi neri primordiali che potrebbero essersi formati nei primi secondi dopo il Big Bang. Con queste nuove informazioni, sarà possibile costruire modelli più accurati della formazione delle galassie.
T.Germann--VB